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I disabili scelgono le loro mamme

Chi mo conosce sa che non sono credente.
Purtroppo non ho avuto il dono della fede ma apprezzo (e forse invidio un pochino) chi nella fede trova un "riparo" dal dolore,un sollievo dalle fatiche o anche sostegno di vita.
Nonostante ciò..poco fa navigando ho trovato una lettera scritta da una mamma con una figlia affetta da malattia rara e questa lettera mi ha commossa e mi ha fatta un pò riflettere.
La condivido con voi perché trovo sia davvero un testo molto significativo per tutte quelle mamme che come me si sono chieste almeno una volta "Perché proprio a me?"..io già mi sono data le mie risposte ma leggere questa lettera mi ha aperto altre visuali e probabilmente potrebbe farlo anche ad altre mamme.
Ecco la lettera:
"
Molte donne divengono madri per caso, alcune per scelta, poche a causa di pressioni sociali, un paio per abitudine…
Quest’anno quasi 100.000 donne diventeranno madri di bambini disabili.
Vi siete mai chiesti come vengono scelte le madri dei bambini disabili?
In qualche modo mi pare di vedere Dio osservare dall’alto la terra, mentre sceglie i suoi strumenti di propagazione con cura e determinazione.
Mentre osserva, istruisce gli angeli che prendono nota in un grande registro:

ARMSTRONG, Beth, figlio, santo protettore Matteo…
FORREST, Marjorie, figlia, santa protettrice Cecilia…
RUDLEDGE, Carrie, gemelli, santo protettore…datele Gerard, è abituato agli eccessi!!!
Infine dice un nome ad un angelo e sorride: “a lei date un bambino disabile”.
L’angelo curioso: “perché proprio a lei signore? è cosi felice!

“Esattamente - sorride Dio - potrei dare un bambino disabile ad una madre che non sappia ridere? sarebbe crudele!”
“Ma ha pazienza?” chiede l’angelo
“Non voglio che abbia troppa pazienza, altrimenti annegherà in un mare di autocommiserazione e disperazione. L’ho osservata oggi, ha quella considerazione di se stessa e quell’indipendenza così rare necessarie per una madre. Vedi, il bambino che sto per darle ha il proprio mondo e lei dovra farlo vivere nel suo mondo e non sarà facile.”

“Ma signore, io penso che non sia nemmeno credente!”
Dio sorride: “non importa, posso porvi rimedio. Questa è perfetta, è anche sufficientemente egoista”
L’angelo sussurra: “egoista, ed è una virtu?”
Dio scuote la testa: “se non potrà occasionalmente separarsi dal bambino non sopravviverà mai. Si, questa è una donna che benedirò con un bambino imperfetto. Lei ancora non lo sa, ma è una donna da invidiare. Non darà mai per certo ciò che le verrà detto. Non considererà mai un “passo” qualcosa di ordinario.

Quando il suo bambino bambino dirà “mamma” per la prima volta lei sarà presente ad un miracolo e lo saprà.
Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco li vedrà come poche persone hanno visto le mie creazioni.
Le concederò di vedere chiaramente le cose che vedo io: l’ignoranza, la crudeltà, il pregiudizio…
Le permetterò di passarvi sopra.
Non sarà mai sola. Io sarò al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita, perché lei starà facendo il mio lavoro”.

“E quale sarà il suo santo protettore?” chiede l’angelo con la penna posata a mezz’aria.
Dio sorride: “uno specchio le basterà!!!”
Emma Bombeck"
Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensate voi.
Un abbraccio

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Fin ora ho sempre parlato e raccontato tutto dal mio punto di vista.. Pochi giorni fa ho pensato di dar voce non solo a me e di conseguenza a Ginevra e così ho chiesto a Monia se aveva voglia di scrivere qualcosina che poi avrei pubblicato.. Monia è una ragazza davvero dolce e molto molto bella..disponibile ad aiutare il prossimo e a tendere una mano a chi può aver bisogno anche solo di una parola di conforto. Nonostante la sua giovane età è molto molto matura e sensibile. Insomma davvero una gran bella persona. Lei ha accettato la mia proposta ed ora vi riporto quello che ha voluto scrivere ☺ "Mi presento...mi chiamo Monia, ho 18 anni, ho finito da poco il liceo e tra qualche mese andrò all'università, entrerò a far parte del mondo dei grandi con tutte le carte in regola per sentirmi GRANDE. Sono nata il 19/09/97, i miei genitori mi hanno desiderata tanto, talmente tanto che quando hanno scoperto che ero affetta da IPOCONDROPLASIA non hanno esitato un attimo e hanno

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